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  • Immagine del redattoreCristina Speggiorin

Abbiamo sempre fatto così.

Ritornano le riflessioni di Mr Wolf che anche dal ritiro del Lockdown non smette di farci riflettere.

Ci sono periodi in cui le cose, in azienda, vanno benissimo. Poi, ci sono periodi in cui in azienda le cose vanno malissimo (non parlo dei “Cigni neri “ come il Covid19, parlo di normalità).

I periodi in cui le cose vanno malissimo sono quelli in cui spasmodicamente il management tipo tende a trovare soluzioni, azioni, cose da fare, attività, innovazioni, riorganizzazioni, ottimizzazioni…(parole). E come dargli torto?

Nunquam quiesere!!! Stare fermi è peccato, lassismo, quasi sabotaggio.

In effetti…se la barca sta affondando, è “buon senso” darsi da fare.

Siamo d’accordo.

Ma nei periodi in cui le cose andavano benissimo, cosa abbiamo fatto?

Abbiamo sperimentato nuove attività, nuove idee?

Abbiamo permesso il sorgere di nuove idee?

Abbiamo buttato via un po' di soldi per provare qualche cosa di diverso? Senza stravolgere la normale operatività, ma provando una strada diversa? Abbiamo incoraggiato il pensiero "dissidente”? Abbiamo preparato piani di “contenimento”? Abbiamo lavorato su prevenzione e protezione ( in senso molto lato)? Abbiamo usato il solito operatore logico “AND”?

O siamo stati ancorati al maledetto “OR”?

Stiamo dicendo che le cose in questo periodo vanno benissimo. Quando vuoi provare? Quando hai l’acqua alla gola?

Comico, no? Proprio quando pensi di non dover cambiare nulla è il momento in cui DEVI testare nuove soluzioni.

Se lo fai dopo, è tardi. A volte, troppo.

Mi viene in mente un’affermazione di Carl Rogers :


“ ….è nel momento in cui io mi accetto così come sono (che traduco in aziendese: vado molto bene, sto avendo successi , sono sulla cresta dell’ onda…) che io divento capace di cambiare (...che ho la possibilità di evolvere in qualche cosa di meglio )".

Leggetelo Rogers.

Anche se non siete Managers.

Aiuta.

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