Cristina Speggiorin
E' primavera...svegliamoci con gli outdoor.
E con la bella stagione (sì noi la vediamo comunque bella anche se in questi giorni fa un freddo atipico), noi di E-Skill riprendiamo gli outdoor. I primi a scendere in campo? I clienti che hanno scelto il rugby!

Con il mese di maggio generalmente sboccia la primavera e in E-Skill sboccia la formazione outdoor. Ogni anno cerchiamo di proporre delle novità o comunque della formazione diversa. Sì, perché chi ha imparato a seguirci o è nostro cliente, ha capito che non siamo molto "convenzionali": ci piace scombinare un po' le carte, studiare diverse discipline e trasformarle in metafore per la formazione, ci piace divertirci e divertire, ma soprattutto ci piace essere utili ed efficaci. Ecco come nascono i nostri outdoor: nella testa la formazione e la sua efficacia, nella pancia il divertimento e nel cuore la passione e l'amore per il nostro lavoro e la cura del dettaglio.
E proprio oggi, 8 maggio 2019, momento in cui scriviamo si apre ufficialmente la nostra stagione outodoor. Come? Con 20 dipendenti di una società del settore creditizio che oggi saranno in campo con il rugby! Il rugby nella formazione? Ma non si faranno male? Ma è anche per donne? E, soprattutto, cosa centra con l'azienda? E poi...non è violento?
Dai, confessatelo...almeno una di queste domande ha fatto capolino nella vostra testa quando avete letto rugby! Vediamo di rispondere.
Innanzitutto il nostro InMeta! (questo il nome del nostro outdoor) sviluppa il lavoro in team, la coesione, veicola le emozioni e si dimostra anche molto divertente e coinvolgente per i partecipanti. Aiuta ad affrontare sfide impegnative con e per il gruppo, a superare i propri limiti personali e a gestire situazioni avverse vivendo lo spirito di collaborazione e comprendendo le dinamiche competitive. Ma perché abbiamo scelto il rugby? Come hanno ben spiegato nel loro libro i fratelli Bergamasco, campioni italiani, il rugby insegna che per andare avanti bisogna sempre guardare indietro. Al lavoro ognuno di noi è portato a concentrarsi sul proprio obiettivo dimenticandosi di fare parte di un gruppo più ampio: in azienda non siamo soli e quando non si riesce ad andare avanti è importante essere capaci di fare anche un passo indietro. Fare un passo indietro non è semplice: apparentemente è un allontanamento dal proprio obiettivo. In realtà aiuta a vedere le cose in modo diverso e a trovare anche altre soluzioni. Il rugby quindi insegna che bisogna avere fiducia nei propri compagni di squadra perché anche se non li vediamo sappiamo che sono dietro di noi. Non vi sembra una metafora calzante per i tempi liquidi in cui viviamo oggi e siamo chiamati a lavorare?
Abbiamo quindi strutturato una giornata divertente ma altamente formativa. Nella splendida cornice di uno stadio di serie A scendono in campo i nostri partecipanti guidati da un corposo staff: un trainer, che si occupa dell'analisi delle dinamiche e dei feedback formativi, un allenatore, che forma i partecipanti alle regole e alle mosse del rugby e una piccola squadra di rugbisty professionisti che supporterà i nostri giocatori in tutte le fasi del gioco garantendone anche la sicurezza fisica e l'incolumità. E dopo la partita tutti alla Club House a festeggiare il Terzo Tempo, un momento fondamentale in questo sport per celebrare la vittoria e rendere omaggio a vincitori e vinti.
Un outdoor aperto veramente a tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani che vogliano misurarsi con dinamiche diverse. Alle attrezzature, alla sicurezza e al divertimento ci pensiamo noi! Non vi resta che scendere in campo!