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  • Immagine del redattoreCristina Speggiorin

Formazione outdoor: utile o solo occasione per motivare il team?

Arriva la bella stagione e anche la formazione cambia volto. Rimanere in aula diventa sempre più difficile e quindi si passa facilmente alla formazione outdoor. Ma serve sempre? E' vero che "tanto basta portare i partecipanti fuori dall'aula e farli giocare"? Scopriamolo insieme.


L'ennesimo articolo sulla formazione outdoor? Ormai i concetti sono stati assimilati e non se ne sentiva il bisogno. Noi di E-Skill non ne siamo totalmente convinti. E' vero che la formazione outdoor è ormai conosciuta da tutte le aziende ma riteniamo ci sia ancora spazio per spiegarne la valenza, per dare alcuni consigli su come valutare la bontà di una proposta e per farvi capire qual è il nostro approccio.

Come molte cose, anche la formazione outdoor tende a seguire le mode. Periodicamente nascono nuove iniziative formative da quelle più soft a quelle più hard. Camminare sui carboni ardenti o lanciarsi da un paracadute sono attività che sicuramente smuovono le nostre emozioni più profonde e se è vero che l'apprendimento è trasmesso più facilmente quando prevede un coinvolgimento emotivo, crediamo comunque ci sia un distinguo sostanziale da fare.

Formazione outdoor, per noi significa letteralmente formare il gruppo di partecipanti al di fuori dell'aula tradizionale, sfruttando gli spazi aperti. Ecco quindi che la nostra formazione outdoor ha come presupposto un obiettivo formativo che viene erogato attraverso l'utilizzo di una metafora (che può essere sportiva, teatrale o mutuata da altre discipline artistiche che all'apparenza hanno poco a che vedere con il mondo aziendale).

Fatichiamo a intravvedere una valenza formativa nel camminare sui carboni ardenti o nel fare rafting tra le rapide di un fiume se si tratta di attività scollegate e fini a se stesse. Probabilmente è un limite nostro, ma crediamo che partire dal presupposto che "ogni esperienza è una lezione" sia fuorviante rispetto alla formazione outdoor. Se il presupposto, infatti, fosse sempre corretto perché investire un sacco di denaro nell'organizzazione di un percorso del genere? La vecchia e confortevole aula andrebbe comunque benissimo. Vediamo questi percorsi come un'occasione per stare insieme, un incentive, sicuramente motivante per i partecipanti, un momento di adrenalina e di aggregazione che si ricorderà a lungo nei corridoi e negli uffici. Ma riteniamo al tempo stesso che questo non sia formazione. Crediamo in obiettivi ben definiti, nell'erogazione di competenze spendibili alla scrivania e tra i colleghi, nel divertimento sano ma non travolgente: quel divertimento che ti permette di fermarti e riflettere su ciò che ti puoi portare in azienda.

Ecco perché, anche le nostre proposte outdoor, sono progettate di volta in volta a seconda delle esigenze aziendali e la "tematica" è ogni adattata, rivista e modificata.

Nell'outdoor per noi sono importanti:

1. gli obiettivi che il committente vuole raggiungere

2. la composizione del gruppo, le età dei partecipanti, l'anzianità aziendale, le loro paure e/o resistenze. La barca a vela non va bene per tutti per esempio

3. la durata dell'intervento

4. la location (per la barca a vela per esempio è meglio il lago o il mare? Sembrerebbe una domanda banale invece cambiano le attività che si possono fare e di conseguenza gli obiettivi e i contenuti sui quali si può lavorare)

5. il team di docenti e tecnici. Non basta essere un campione sportivo per saper trasmettere contenuti formativi; è necessario saper leggere le dinamiche interrelazionali, saper dare feedback e conoscere le realtà aziendali.

Definiti i punti sopra esposti passiamo alla progettazione: una fase delicata e che ci vede coinvolti quasi a livello maniacale, consapevoli del fatto che definita la progettazione, tutto poi verrà da sé.

Nelle nostre proposte outdoor diamo spazio anche alla fantasia: una fantasia misurata e che punti all'efficacia dell'intervento.

Quali sono i percorsi outdoor più gettonati in E-Skill?

1. I percorsi con lo sport: rugby, scherma e barca a vela

2. Le cacce al tesoro, all'uomo e le escape rooms

3. Il teatro e lo story telling

4. I giochi a squadre con il meccanismo della baraonda

Ogni attività in outdoor è sempre seguita da debriefing strutturati in site o con follow up a distanza di 15-20 giorni.

Ecco, così per noi la formazione outdoor è utile: quando è formazione fuori dall'aula.


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