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  • Immagine del redattoreCristina Speggiorin

Siamo tutti antifragili, o dobbiamo diventarlo.

Si parla spesso di caos, di cambiamento e di resilienza. L'abbiamo fatto anche nelle pagine del nostro blog, e in più di un'occasione: ma le cose evolvono e anche i comportamenti devono evolvere. Se andassimo oltre la resilienza e ci dimostrassimo antifragili? Che cosa vuol dire?


Lo sappiamo, tempi e mercati cambiano in fretta...talmente in fretta che a volte è difficile rimanere al passo e possono subentrare stress, paura e incertezza.

Questa situazione riguarda tutti noi: persone, organizzazioni, aziende, in quanto sistemi complessi. Ma come reagiscono oggetti, organismi, sistemi, istituzioni, agli eventi, alle perturbazioni, ai fattori di stress, alla volatilità, al disordine o comunque al passar del tempo? Dipende dalla natura dello stesso sistema che può essere fragile, resiliente o antifragile.

Scopriamo le definizioni di questi 3 aggettivi secondo il dizionario:

- fragile: soggetto a rompersi facilmente; caratterizzato da poca resistenza

- resiliente: dotato di resilienza, ossia capace di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità ed eventi negativi

- antifragile: è un neologismo, coniato dal filosofo e ingegnere Nicholas Taleb, che indica ciò che prospera nell’esposizione alla volatilità, traendone beneficio.

In base a queste definizioni comprendiamo come se persone o organizzazioni sono fragili il tempo potrà essere loro solo nocivo: prima o poi si danneggeranno o si romperanno. Se sono resilienti, saranno sostanzialmente indifferenti al tempo, perché la gran parte delle perturbazioni, o non le accusano nel caso della robustezza, o le assorbono e si “rimettono in sesto” nel caso della resilienza. Ma se sono antifragili, beh...allora è diverso: possono addirittura trarre vantaggio e beneficio dalla situazione.

L'antifragilità è quindi la competenza che dobbiamo imparare a sviluppare: non basta più la resilienza, è necessario imparare dalla lezione ricevuta e trarre un beneficio. Riuscite a vedere l'importanza e la rivoluzione di questo concetto? Se di fronte a situazioni stressanti una persona riesce non solo a resistere ma anche a coglierne un vantaggio o se un'azienda riesce a superare un momento difficile e ad essere più forte di prima, quanta ricchezza si può ottenere!

Approfondiamo quindi questo interessante concetto dell'antifragilità.

Nel 2012 Nassim Nicholas Taleb pubblica il suo saggio Antifragile, prosperare nel disordine il cui incipit è il seguente: il vento spegne la candela e alimenta il fuoco. Una frase di impatto e che cela tutta la filosofia e l'approccio dell'antifragilità: dobbiamo imparare ad usare caso, caos e incertezza a nostro vantaggio.

Il concetto di antifragile nasce da una domanda di Taleb: qual è il contrario o l'opposto di fragile? Immaginiamo che per tutti la risposta sia robusto. Non è proprio così, ci dice Taleb. Riflettiamo con lui e seguiamo il suo pensiero. Fragile significa che si rompe facilmente (quando dobbiamo per esempio inviare un pacco che contiene un oggetto di vetro, non solo lo proteggiamo molto bene, ma sulla scatola mettiamo una grossa scritta FRAGILE, MANEGGIARE CON CURA). Il contrario di fragile dovrebbe essere robusto, solido, che non si rompe, nel caso del pacco "che arriva integro": robusto è qualcosa quindi che non si rompe ma non migliora, arriva così com'è. Taleb dice invece che "l'esatto opposto di un pacco fragile dovrebbe essere essere un collo con la scritta maneggiare senza cura oppure maltrattare senza problemi. Il pacco fragile sarebbe quindi integro nei migliori dei casi, quello robusto lo sarebbe nel migliore e nel peggiore dei casi. L'opposto di fragile è quindi ciò che rimane integro nel peggiore dei casi." (Taleb, Antifragile, 2012)

Possiamo comprendere quindi come in uno scenario di incertezza e continua evoluzione, l'antifragilità sia una competenza da acquisire, il passo successivo della resilienza. Se con la resilienza superiamo i momenti difficili e assorbiamo gli shock, con l'antifragilità diamo luogo ad una cosa migliore.

L'antifragilità ama la casualità e l'incertezza, il che significa anche amare e imparare dagli errori, o meglio una particolare classe di errori. L'antifragilità possiede una proprietà unica nel suo genere, che ci permette di venire alle prese con l'ignoto, di fare certe cose senza capirle e di farle bene.

Tutti noi, persone, organizzazioni, aziende e società dobbiamo diventare antifragili anche se questo comporta costi immediati quotidiani per proteggersi da eventi rari ma potenzialmente disastrosi.

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