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  • Immagine del redattoreCristina Speggiorin

Weisure: il nuovo tempo libero

Viviamo per lavorare o lavoriamo per vivere?



Ottimo quesito quello che ci poniamo oggi! Voi come la pensate?

Dire che il mondo del lavoro è completamente cambiato da qualche anno è decisamente dire poco. Potremmo parlare di rivoluzione, soprattutto se pensiamo a come lavorano i nostri genitori.

Analizziamo da vicino il nuovo scenario.

Chi di voi programma le vacanze solo in luoghi con Internet ad alta velocità, Wi-FI per poter controllare la posta elettronica e assicurarsi che le cose al lavoro procedano senza intoppi? Chi tiene il cellulare o l'ipad sempre al proprio fianco mentre trascorre il cosiddetto "tempo di qualità" con il coniuge o con i figli? E chi assicura in valigia un posticino per il laptop "perché non si sa mai, lo accendo e in 10 minuti finisco il progetto..."

Noi crediamo molti di noi...

Benvenuti nel nuovo, coraggioso mondo della vita lavorativa moderna, che è diventato così intrecciato alle nostre vite personali da aver persino coniato un termine per questo: weisure (work=lavoro e leisure= tempo libero), tempo libero trascorso lavorando. Weisure-time è un concetto che riconosce il fatto che le linee che separano la nostra vita personale e professionale stanno diventando sempre più ambigue. Mentre abbandoniamo il tradizionale orario di lavoro dalle 9:00 alle 18:00, rimaniamo al lavoro durante ogni momento di veglia. La tecnologia un po' in questo ci ha fregato...

Una volta invece era tutto diverso. Nell'ambiente di lavoro tradizionale delle generazioni precedenti, c'erano linee chiare che delimitavano la vita professionale dalla vita domestica e, sebbene un lavoratore potesse aver lavorato fino a tardi o trascorso un fine settimana in ufficio, quando andava a casa lasciava il lavoro in ufficio .

Infatti, il duro lavoro veniva solitamente accettato come il prezzo che si doveva pagare per aumentare il tempo libero. All'inizio si lavorava duramente e poi, una volta scalata la gerarchia aziendale, si poteva raggiungere lo stato idilliaco di avere più tempo da trascorrere a casa con amici e familiari.

Oggi invece siamo perennemente connessi e con la scusa di 5 minuti di qui, "10 minuti-rispondo a una mail e - vengo a fare il bagno"...lavoriamo molto di più di prima.

Come fare? Stiamo lavorando per vivere o viviamo per lavorare come ci chiedevamo all'inizio?

Forse la chiave sta nel raggiungere un equilibrio e mantenere le cose in prospettiva. Il lavoro è importante, non c'è dubbio, ma lo sono anche le nostre relazioni, la famiglia, gli amici e la salute. Inoltre, passare tutto il nostro tempo libero a lavorare non è molto diverso dallo stare davanti alla TV e ignorare coniuge o figli mentre cercano di parlarci. Questo non è un modo per sviluppare una relazione sana.

Alla fine, è una scelta assolutamente individuale: non ci sono due persone che la pensano in modo uguale e ognuno fa le cose in modo diverso. Ma è bene tenere a mente che mentre il lavoro è importante, di solito serve uno scopo più grande e potrebbe essere utile tenere a mente questo scopo più grande, qualunque esso sia.

E se quello scopo più grande è semplicemente fare più soldi, allora così sia...WEISURE. Se invece abbiamo altri valori, stacchiamo la spina, spegniamo cellulari e godiamoci il TEMPO LIBERO.


Liberamente tratto da Wise Bread

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