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  • Immagine del redattoreCristina Speggiorin

La creatività e il coaching

Può un coach essere creativo? Un professionista che allena la mente può utilizzare la creatività? Certo che sì: un coach deve essere creativo.

Creatività e Coaching


La creatività è un'abilità che si può acquisire e allenare. Il ritratto del creativo come di una persona eccentrica, originale e geniale è da considerarsi un mero stereotipo: tutti possiamo essere e siamo creativi! Molte volte, e questo l'avrete sperimentato anche voi, le idee più fantasiose, le soluzioni più azzeccate sono nate a seguito di un errore, di un imprevisto, di un "pasticcio". E queste sono cose alla portata di tutti. Anche il coaching è un processo creativo: il coach deve, attraverso le domande potenti, stimolare il coachee a trovare risorse, soluzioni e talenti per risolvere situazioni o migliorare la propria performance. Ecco perché si parla di processo creativo: la creatività, nella partnership coach-coachee, facilita la capacità di scelta del coachee e il suo passaggio da una dimensione reattiva (rispondo a ciò che mi sta succedendo) ad una dimensione creativa e proattiva (trovo soluzioni e risorse per rispondere)

Gli strumenti creativi a portata di coach


Un buon coach ha nella sua cassetta degli attrezzi molti strumenti che può utilizzare a seconda delle occasioni.

Non a caso, ovviamente! Altrimenti più che di creatività parliamo di... cucina o gastronomia nel senso che si possono combinare delle favolose macedonie o dei gustosi minestroni.

Ogni strumento deve essere proposto al coachee in un contesto sensato e tenendo ben presente l'obiettivo che si vuole raggiungere.

Sicuramente, uno strumento, un gioco, una tecnica possono essere molto affascinanti per un coach: tolgono da un eventuale blocco del coach, aiutano a sbloccare il coachee (soprattutto i coachee molto razionali), movimentano la sessione e offrono moltissimi spunti per un'analisi successiva.

Sicuramente ne conoscete già tantissimi, ma oggi vogliamo proporvene qualcuno in più. Sprigionate la vostra creatività: manipolateli, adattateli, cambiateli in parte, usateli come spunti per creare strumenti nuovi e se vi va poi di condividerli, vi invitiamo a scrivere un articolo nel nostro blog.


La mappa mentale


Sì, proprio lei. Lo sappiamo che forse la conoscete già...ma siete sicuri di saperla utilizzare? Oppure siete troppo razionali anche voi e invece di una mappa mentale create una mappa concettuale? Utilizzare la mappa mentale richiede di creare un'atmosfera rilassata e facilitare il più possibile il coachee affinché possa creare velocemente tutte le associazioni mentali. Come potete gestire un esercizio con una mappa mentale? Prendete un foglio e fate scrivere al coachee al centro dello stesso la parola chiave (o la situazione) oggetto del vostro incontro e successivamente lo invitate a scrivere tutte le parole che gli vengono in mente. Attenzione: il lavoro deve essere fatto in modo veloce. La razionalità deve essere accantonata. Stimolate quindi il vostro coachee a dire esattamente tutto ciò che gli viene in mente, senza filtri e senza cercare un senso logico.

Mettetegli magari un po' di fretta, siate incalzanti...con garbo.

Al termine spetterà a voi facilitare il lavoro delle connessioni, delle correlazioni che saranno emerse.

Questa tecnica ha diverse finalità :

  • Scomporre un tema cogliendone le sfaccettature

  • Analizzare la situazione da punti di vita diversi

  • Individuare fattori che possono essere determinanti per la scoperta di una risorsa

  • Fare chiarezza e mettere ordine


La metafora


Utilizzare la metafora nella conversazione e negli scambi dialogici con il cliente lo aiuta a comprendere e a comprendersi meglio.

Che cos’è la metafora?

É un sostituto: vi permette di esprimere un concetto servendovi di un altro.

Quando usare la metafora?

  • Per estrarre ed esplicitare qualità di un fenomeno, tema o problema

  • per dare spazio all’intuizione

  • per accedere a risonanze emotive

  • per stimolare l’immaginazione


La Vision Board


Che cos'è? E' una lavagna, un grande foglio che raccoglie immagini, frasi, citazioni, parole selezionate dal coachee e rappresentanti, per esempio, l'obiettivo che il coachee vuole raggiungere.

Per fare creare una vision board dovete munirvi di riviste, forbici e colla o se siete particolarmente tecnologici di un tablet da dare al coachee utilizzando Pinterest per esempio.

Date delle indicazioni molto semplici al coachee: deve visualizzare il suo futuro, lo deve immaginare e poi scegliere immagini, frasi dalle riviste e disporle nel foglio. Dotate il coachee di un foglio molto grande, un cartellone. Potrà conservarlo appeso sulla parete di casa per ispirarsi ogni giorno. Vedere ogni giorno immagini che ti parlano di quello che desideri è uno stimolo potente, che ti aiuterà a ricordare quali sono i tuoi obiettivi e a lavorare per realizzarli. Non ci credete? Provate prima su di voi. La visualizzazione offre forti, ma silenziosi, input per portare avanti il proprio obiettivo: sono di ispirazione e motivazione, lavorano costantemente e incentivano all'azione


Raccomandazioni per utilizzare strumenti creativi


Chiudiamo il nostro articolo con alcune raccomandazioni:

  1. Usate uno strumento solo dopo che lo avete ben testato

  2. Quando lo proponete al cliente, dovete essere credibili. Se non siete convinti lasciate perdere...non funzionerà

  3. Divertitevi con il cliente e facilitate tutto il processo. Non abbandonatelo e non date tutto per scontato.



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